I pidocchi sono uno degli incubi di tutti i genitori. Sapere che dei piccoli animaletti girano e depongono le loro uova sulla testa dei nostri bambino, non è per niente una bella sensazione. Cosa fare per evitare che tutta la famiglia si ritrovi con una pediculosi in atto? E i rimedi della nonna sono efficaci? Quali trattamenti esistono?
Le risposte ai dubbi più comuni che riguardano i pidocchi nei bambini.
1- Cosa sono i pidocchi, come riconoscerli e dove si nascondono
I pidocchi (pediculus humanus capitis) sono parassiti del capo, vivono e si riproducono esclusivamente sulle nostre teste. Sono insetti che hanno un ciclo vitale di circa 30 giorni e suddiviso in tre stadi:
- Uova (lendini)
- Ninfa (larva)
- Pidocchi adulti
Le loro dimensioni possono arrivare fino a 3 mm, quindi sono molto piccoli ma visibili ad occhio nudo. In genere l’utilizzo di una lente può essere di aiuto per identificarli. Le zone della testa che prediligono e dove depositano le uova sono la nuca e dietro le orecchie. Sono dotati di uncini con cui si attaccano ai capelli e non hanno ali. Hanno un colore bianco-grigio ed il corpo appiattito. La femmina può deporre fino a 15 uova in un giorno e grazie alla propria saliva è in grado di attaccarle alla base del capello, ad una distanza inferiore ai 10 mm dalla cute.
Dalla tradizione popolare, viene consigliato l’impiego di aceto per i pidocchi: cosa c’è di vero? L’acido acetico è in grado di staccare le lendini dal capello, mentre il semplice lavaggio con acqua o shampoo non è efficace. Infatti lo troviamo anche come ingrediente in alcuni prodotti attualmente in commercio. Non è efficace invece come trattamento alla pediculosi, per cui sono necessari rimedi specifici.
Il sintomo principale è il prurito ma può essere variabile. Questo è dovuto dal fatto che il pidocchio morde il cuoio capelluto e si nutre di piccole quantità di sangue. Tutto ciò può dare irritazione e allergia provocando lo stimolo di grattarsi e, se non si esegue il trattamento in tempi brevi, possibili sovrainfezioni batteriche.
2- Come avviene la trasmissione dei pidocchi?
In molti pensano che questi parassiti siano in grado di saltare o volare (non hanno ali) ma in realtà il metodo di trasmissione avviene per contatto diretto persona-persona o attraverso indumenti, cuscini, pettini o spazzole. Quindi in caso di infestazione da pidocchi (pediculosi) è importante evitare il contatto.
La scuola è un ambiente molto favorevole alla trasmissione dei pidocchi: per questo è importante avvisare la classe in caso di infestazione, in modo che tutti siano avvisati e facciano gli opportuni trattamenti.
Resiste ancora nelle persone l’idea che i pidocchi infestino le persone sporche: niente di più falso. Chiunque può essere infestato, indipendentemente dalla pulizia o dal ceto sociale.
3- Qual è il trattamento per la pediculosi?
I prodotti attualmente in commercio se utilizzati correttamente sono molto efficaci per trattare la pediculosi. La loro efficacia è data sia dalla capacità di agire sui pidocchi nella fase adulta e larvale sia di penetrare e uccidere le lendini.
La loro azione può essere come insetticida (mezzo farmacologico, può indurre resistenza quindi la loro efficacia potrebbe essere inferiore) o per soffocamento e disidratatazione (mezzo fisico) o entrambi. La fase più importante una volta effettuato il trattamento, è la rimozione meccanica delle uova che verrà fatta grazie ad un pettinino molto fitto.
Non dovete dimenticare di ripetere il trattamento 7-8 giorni dopo nel caso in cui vi sia sfuggita qualche lendine.
Esempi di prodotti che si possono utilizzare:
- Aftir gel: contiene Malathion, piretrina con azione insetticida contro pidocchi e larve vivi (mezzo farmacologico). Si utilizza combinato con lo shampoo Aftir in cui è contenuto aceto e oli vegetali (mezzi fisici).
- Aftir duo: contiene olio oligodecene ed un fattore di protezione dalla reinfestazione (mezzo fisico)
- Hedrix gel e shampoo: contiene dimeticone (mezzo fisico), attivo anche sulle lendini.
I tempi di applicazione posso variare da 5 a 15 minuti e vanno seguite in modo preciso tutte le indicazioni riportate sulla confezione. Il trattamento scelto deve essere adottato da tutta la famiglia.
Affinché il trattamento sia efficace è indispensabile effettuare la disinfezione della biancheria da letto, cuscini del salotto, cappelli, tutto quello che può essere venuto a contatto col parassita: è sufficiente il lavaggio in lavatrice a 60° perché i pidocchi sono sensibili al calore. In caso non sia possibile lavare (ad esempio un tappeto o i cuscini del salotto) è sufficiente tenere all’aria aperta per 48 ore, perché il pidocchio non sopravvive così a lungo lontano dal cuoio capelluto.
4- Quando posso riportare mio figlio a scuola?
La risposta è molto semplice: se il trattamento è stato effettuato correttamente, il giorno successivo è possibile la riammissione scolastica. Ovviamente basta solo un bambino che non abbia ricevuto un adeguato trattamento per vanificare il tutto. E’ quindi importante essere sicuri di avere eliminato tutte le lendini e pidocchi presenti fra i capelli del bambino.
5- Posso fare prevenzione dei pidocchi?
Il trattamento preventivo con insetticidi o prodotti analoghi sopra descritti risulta essere inutile. Se vostro figlio ha i pidocchi la prima forma di prevenzione per gli altri è portarlo a casa ed effettuare il trattamento.
Tuttavia esistono attualmente in commercio prodotti che si utilizzano per ridurre il contagio: la loro funzione è quella di creare un ambiente sfavorevole modificando la carica elettrostatica del capello ed il suo odore rendendo quindi difficile la deposizione di nuove lendini. L’utilizzo di questi prodotti è consigliato per un tempo limitato quindi è opportuna anche una giusta informazione di come comportarsi in questi casi, limitando il contagio ed evitare che diventi un problema di sanità pubblica.
Il farmacista di Nasce un Genitore